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Il Centro Tecnobios |
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PRESENTAZIONE

Tecnobios
Prenatale è una struttura nata a
Bologna nel 1987 per iniziativa privata, opera
nel campo della ricerca e della clinica
ostetrico-ginecologica ed, in particolare, della
diagnostica prenatale.
Il Prof. Luciano Bovicelli è stato il fondatore di
Tecnobios Prenatale e per molti anni ha dato il proprio contributo
al continuo aggiornamento scientifico ed al costante progresso della
diagnostica ostetrica precoce non
invasiva (screening, ecografia)
ed invasiva (villocentesi, amniocentesi,
funicolocentesi). Anche in ambito diagnostico
ginecologico il nostro interesse è rivolto in
particolare alle procedure non invasive (eco
endovaginale) rispetto a quelle invasive (
isteroscopia e laparoscopia).
Tecnobios Prenatale rappresenta da sempre per i
servizi offerti una garanzia di qualità e
competenza, basata sull’attività di medici e
biologi di comprovata esperienza e costante
aggiornamento, con il supporto di strutture
logistiche e di apparecchiature di ultima
generazione.
IL NOSTRO CONTRIBUTO


Un paziente che non si vede.
Quarant’anni fa esisteva solo una paziente, la
donna in gravidanza, da allora la mission medica
della diagnosi prenatale stata quella di
trovare gli strumenti per identificare, e
seguire anche l’altro paziente che non si vede ,
il feto.
E’ un lungo cammino scientifico negli
anni ed a ritroso, dalla nascita a prima del
concepimento.
• 1968: il primo contributo
europeo al congresso mondiale sul controllo
della gravidanza durante il la fase terminale
del parto. Viene sostituita la “trombetta” per
auscultare il battito cardiatico del feto con la
cardiotocografia (tracciato).
• Anni 70: nasce l’ecografia e
viene utilizzata per la prima volta in
gravidanza. Uno strumento diagnostico per vedere
il feto, il nostro paziente “invisibile”. Oggi
l’ecografia, con l’evoluzione della tecnologia
verso l’immagine in 3D, è uno strumento di
diagnosi precoce di tutta la patologia
malformativa. La diagnosi precoce ha influenzato
l’evoluzione della patologia diagnostica, come
molte cardiopatie del feto. La mortalità è
passata dall’80% al 10%. Un altro contributo
fondamentale è nella patologia
dell’accrescimento, oggi è possibile vedere un
arresto della crescita per cui si induce la
maturazione polmonare per salvare il feto.
• Anni 80: nasce la diagnosi
precoce attraverso l’indagine
diagnostica di tipo invasivo (amniocentesi
e villocentesi) per verificare l’eventuale
esistenza di una patologia cromosomica o
molecolare e di malformazioni del feto.
• Anni 90: arriva l’ecografia
in 3D ove è possibile effettuare analisi
morfologiche più accurate del feto per la diagnosi precoce
non invasiva.
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